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STORIE DA LEONI | Daniele Bellone: 110 e… Volley!

Laurea in Ingegneria energetica e nucleare. Voto 110. Argomento della tesi: “Applicazione di un motore termomagnetico in ambito spaziale”. Detto così sembra tutto molto semplice. Ci sono voluti, invece, tanti anni di studio per raggiungere un risultato così prestigioso. Ma ci sono voluti anche tanti anni di duro lavoro in palestra inseguendo il sogno di diventare un giorno un “dottore” del palleggio.
Il sacrificio fa parte della vita di Daniele Bellone: libri e pallavolo da sempre e non solo a Palermo. Prodotto del settore giovanile del Volley Club Leoni, plasmato dalle mani sapienti del Prof. Pippo Gennaro, Daniele sceglie insieme al compagno Manuel Raffa di trasferirsi a Vicenza a soli 16 anni, lottando contro tutto e tutti.
“Sicuramente Piazza Leoni è stato il punto di partenza. Che fossi bravo a scuola e che non avrei dovuto smettere di studiare mi è stato insegnato a dovere dai miei genitori. Al Volley Club Leoni devo invece la passione per il volley”.
L’allenamento un appuntamento fisso, da non perdere, a costo di dover aprire i libri a notte fonda. Saltarne uno equivaleva ad una sconfitta. “Non arrivo in palestra perché devo studiare” è una frase che non è mai stata presente nell’enciclopedia di Daniele.
“Studiavo subito dopo pranzo e volevo finire prima possibile per andare ad allenarmi. Ma non scendevo mai, se non avevo finito tutto. Non tutti, però, riescono a far bene entrambe le cose, è lì che entra in gioco la testardaggine. Sono sempre stato sicuro di non voler mollare né la pallavolo né i miei studi, soprattutto perché non può esistere l’una senza l’altro. I successi in un campo li riverso nell’altro e viceversa. Così ho trovato le energie per portare avanti entrambe le cose”.
Come hai gestito i momenti in cui pensavi di mollare tutto?
“E sono stati tanti tra l’altro. Famiglia, consapevolezza delle mie capacità ma sopratutto completo rifiuto all’idea di arrendersi. Superata la prima crisi a Vicenza, ho ottenuto notevoli miglioramenti e lì ho capito che le crisi servono anche a crescere. Vicenza è stata maestra in questo”.
Raccontaci di Vicenza… Quanto ha influito il Volley Club Leoni nella decisione finale e anche nell’aiutarti a motivare la tua scelta ai genitori?
“Non dimenticherò mai come ci sentivamo io e Manu (Manuel Raffa, ndr), in quei giorni non parlavamo d’altro. La società del Prof. Giovanni Savasta e il Vicenza sono stati impeccabili nel metterci in guardia su tutto quello che ci aspettava. Ma potevate dirci pure che lì mangiavano i ragazzi “terroni” al posto dei gatti, noi avremmo fatto comunque di tutto per partire. Avevamo le idee chiarissime e volevamo spaccare il mondo anche fallendo 100 volte prima di riuscirci”.
Daniele Bellone oggi è laureato in Ingegneria energetica e nucleare, gioca in Serie B2 con la maglia dell’Elettronica Cicala ed è diventato tra i più capaci organizzatori di eventi legati al sand volley. Insomma, 110 e volley…