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Domenico Bignardelli, 100 anni dal primo ruggito

Nella giornata di mercoledì 5 dicembre ha avuto luogo la celebrazione del centenario della nascita di Domenico Bignardelli, fondatore del Volley Club Leoni. In apertura è intervenuto il Prof. Giovanni Savasta, che ha dato il benvenuto a tutti i presenti e ha ricordato con particolare emozione la figura dell’avvocato.

Un uomo di sport che si è innamorato di questo luogo in cui ha creato una delle prime palestre di Palermo. Un luogo in cui si continua a fare pallavolo da più di 40 anni e che ha visto generazioni di atleti crescere e affermarsi”.

A seguire è intervenuta la moglie Adalpina Fabra Bignardelli.

Sono particolarmente commossa nel ricordare mio marito nel giorno in cui avrebbe compiuto 100 anni. Niente è più bello che festeggiare questo particolare momento in un posto che lui aveva desiderato così tanto. Mio marito era convinto che lo sport fosse la cosa più bella per i ragazzi. Primo perché vi esplicano le loro energie vitali e poi perché lo sport aiuta la comprensione delle regole, il principio della condivisione di un obiettivo, l’importanza dell’unione di un gruppo nella vittoria ma anche e soprattutto nella sconfitta. Questi erano i valori che voleva trasmettere e se dopo tanti anni oggi siamo ancora qui, credo voglia dire che c’è riuscito. I ragazzi di allora adesso sono uomini adulti, i loro figli ripercorrono i percorsi dei padri proprio nello stesso campo. Per questo ho predisposto una targa di merito per il Prof. Savasta e per Maurizio Bellia che hanno continuato a diffondere, con dedizione, i principi sportivi ed educativi a cui siamo tutti legati”.

Presenti anche il Presidente Mormino, che ha voluto ringraziare la famiglia Bignardelli per l’impegno profuso nella crescita della pallavolo palermitana e il figlio Fabrizio Bignardelli, che ha condiviso con i presenti la sua emozione nel ricordare il padre.

Ospiti dell’evento ex atleti e alcuni dei giocatori della serie A di quegli anni, la Cosmo Tv Color Leoni come Tricoli Marcello, Ninni Vitrano, Piero Messina e Andrea Matranga.

Piero Messina

Fin da piccolo sono cresciuto con la famiglia Bignardelli. So per certo che l’avvocato oggi ci guarda e sorride. Il sacrificio che lui ha fatto per costruire tutto questo, sacrificio portato avanti prima dal figlio Fabrizio e poi da Giovanni Savasta, ha tirato fuori dalla strada tanti ragazzi di questa città che non avevano nulla da fare. Li ha portati al Club per imparare uno sport che non è solo agonismo. Quello che ci ha dato l’avvocato è un modello di vita: lavorare insieme, sapersi confrontare, vincere insieme, perdere insieme e soprattutto affrontare le conseguenze delle proprie sconfitte. Non posso che salutare l’avvocato con tanto affetto e con una speranza. Che mia figlia crescendo, possa trovare sempre qualcuno in questo posto pronto a trasmetterle tutto questo”.

Andrea Matranga

Ho un grandissimo nodo alla gola. Essere qui con tutti voi mi fa rivedere il film della mia vita. L’avvocato era il “capo degli eroi”. Ricordo col sorriso i suoi scappellotti, ricordo i sacrifici immensi che ha fatto per regalarci questo campo. Ho fatto di tutto per essere qui oggi, grazie a tutti per avermi fatto vivere questa emozione”.

Ad accompagnare la serata, si è disputata la quarta partita di campionato di serie D maschile tra il Volley Club Leoni e il Kepha 2.0. Al termine dell’incontro il Professore Salvo Mancino, promotore dell’evento, ha consegnato una coppa per ciascuna squadra, in onore della commemorazione. A seguire, la consegna di alcune targhe individuali. Una menzione speciale va alla targa per la nostra giovane Presidente Giulia Savasta. Il Club ringrazia il prof. Salvo Mancino, il prof. Solazzo, il presidente della Kepha 2.0, Salvo Di Giorgio e tutti i partecipanti.